Vanna Morra

Vanna Morra event planner, giornalista, blogger, autrice e per aggiungere

“scrittrice” alle professioni aspetta almeno il prossimo libro scritto in terza persona.

Appassionata di calcio e follemente laziale, lunatica e chiacchierona, socievole e social, ha le pubbliche relazioni e l’organizzazione nel DNA. Nonostante il curriculum sentimentale che fa orrore è follemente innamorata, in ogni sua forma, dell’amore.

Una scarpa contro la stronza (2019 – Iuppiter Edizioni);

amorevol-Mente, pensavo fosse amore invece era un incubo (2023 – Iuppiter Edizioni)

Ero una di quelle persone che davanti a storie malsane esclamava convinta: “Ma per favore!”, “E non gli dai un calcio in culo e via?!” o, addirittura, “A me non potrebbe mai accadere”. Ignoravo persino che si definissero “relazioni tossiche”.

Nessun calcio e nessun via e accade eccome, a me, a te come può accadere a tutti, e si resta lì impantanati come nelle sabbie mobili con la speranza di venirne fuori e il terrore di esserne inghiottiti.

Mi è successo, sì, ho vissuto per anni tutte le paradossalità di una relazione tossica che hanno completamente sgretolato le mie superficiali convinzioni ma anche la mia autostima, evidentemente, già non così granitica all’epoca.

Il progetto amorevol-Mente, nella mia testa, è stato concepito quando ero ancora nel bunker di quel rapporto, quando verso la sua fine ero cosciente di cosa avessi vissuto fino a quel momento e sicura che lo avrei vissuto ancora per poco.

Il mio compagno era un narcisista manipolatore, l’ho scoperto per caso, poi ho esplorato a fondo questi soggetti insieme a tutto il loro mondo. Ne facevo parte.

Seguivo, inoltre, attraverso i social le iniziative e gli incontri di Ivana Napolitano, psicologa e psicoterapeuta di orientamento sistemico relazionale, lei nemmeno lo sapeva. Avevo deciso allora che sarei uscita da quella porta, avrei intrapreso un percorso psicologico che mi avrebbe aiutata a ricostruire corpo, anima e cervello ridotti in micro-pezzi e che, al momento opportuno, le avrei proposto di condurre insieme la lotta per la prevenzione.

Eccomi qui, sono pronta, ho la forza giusta e tanto entusiasmo per battagliare. Grazie alla riabilitazione e tanto studio, sto gustando il buono lasciatomi da questa storia, seppure amara, un buono che oggi ritengo impagabile: l’amore per me stessa. Finalmente.

Di relazioni tossiche se ne parla tanto, a volte in maniera errata, spesso in modo insulso, lo dimostra la confusione che c’è sulla questione.

Mai come in questo caso il “purché se ne parli” non va bene affatto. Stiamo sguazzando in un momento storico disastroso, per quanto riguarda i sentimenti disastrosissimo. 

In TV c’è la spettacolarizzazione di amori intrisi di violenza e tossicità, sul web impazzano personaggi di ogni tipo seguiti da migliaia di adepti inneggianti come fossero veri Guru. Personaggi improbabili, che da videocorsi su Instagram e da Tik Tok, impartiscono lezioni su come diventare narcisisti patologici o come sedurli, come riuscire a ritornare con l’ex o come vendicarsi se proprio non vuole più saperne di noi, peggio ancora ci sono quelli che ci additano perché ce la siamo cercata e ben ci sta, dandoci in pasto agli haters.

Le relazioni tossiche sono un argomento troppo serio e gravoso per trattarlo come fenomeno da baraccone, ti devastano fisicamente ed emotivamente, il più delle volte non se ne esce, tante altre volte sfociano in tragici epiloghi.

amorevol-Mente non giudica, non accusa, semplicemente fa informazione e nel suo piccolo ha un’ambizione grande, la prevenzione. Prevenire, questo è stato il motore che mi ha mossa a perseguire un viaggio tanto complesso quanto possibile perché emergere da quella melma si può e si deve. Ci proveremo nel cammino che faremo insieme affinché si possano intercettare i campanelli d’allarme di rapporti altamente pericolosi e disinnescarli sul nascere. E così come l’avevo immaginato, saremo coadiuvati dal prezioso supporto, emotivo e professionale, di Ivana Napolitano, socia fondatrice dell’Associazione “Il vaso di Pandora”.

“amorevol-Mente – Pensavo fosse amore invece era un incubo”, è nata come rubrica sulle pagine del webzine Iuppiter News ma si prefissava già essere molto di più di un appuntamento da leggere periodicamente.

Nel programma viaggeranno spalla a spalla la guida alla prevenzione, il blog e il tour nelle scuole.

Il libro, disponibile in libreria e su tutti i book store online accedendo anche direttamente dal link in homepage, è una sorta di manuale da tenere a portata di mano che, attraverso la mia personale esperienza e la professionalità della Dottoressa, vuole far luce sulle dinamiche e le tecniche manipolative che caratterizzano gli amori da incubo.

Questo blog, realizzato dalla bravissima Martina Di Mauro, invece è un luogo virtuale di confronto per tutti, così come sono gli incontri dal vivo. Raccontiamo storie che non riguardano solamente le relazioni di coppia ma di ogni tipo di legame perché i soggetti dai comportamenti nocivi sono presenti anche in ambito lavorativo, familiare e delle amicizie.

Ivana Napolitano

Ivana Napolitano, psicologa-psicoterapeuta di orientamento sistemicorelazionale. Ha fondato insieme ad altre colleghe l’Associazione di promozione sociale “Vaso di Pandora” che si occupa della diffusione del benessere psicologico e sostiene l’importanza della salute nelle relazioni interpersonali. Dal 2016 conduce gruppi di confronto e di aiuto per sostenere chi ha incontrato violenza psicologica all’interno di relazioni tossico-disfunzionali.

“Era l’emozione di sentire la sua voce, di una carezza, dello sfiorarsi delle mani, del guardarsi negli occhi e capirsi senza parlare. Era stringerti forte per dare, era sapere che c’era l’altro, il donarsi, una risata complice, lo scoprirsi, per poi amarsi di più e consapevolmente”

                                                                                  Romano Battaglia.

La storia che ci racconta la giornalista Vanna Morra in questo manuale è il racconto di un amore patologico, uno dei tanti di cui noi psicoterapeuti spesso ci occupiamo. Amare, amare bene, essere amati in maniera sana e reciproca oggi è davvero complesso, ma distinguere l’amore sano da quello tossico è facile e anche possibile.

Nelle relazioni d’amore bisogna sentirsi liberi di essere sé stessi, di esprimersi e di avere i propri spazi, senza che qualcuno cerchi di manipolare o controllare quello che facciamo. Il partner ci deve far sentire ammirati ed in qualche modo deve farci esprimere al meglio.

 

Rispetto e stima, gli ingredienti salienti di un amore sano, se fa male non è amore: il dolore, la sofferenza reiterata, il senso di colpa o il sentirsi inadeguati, non fanno parte di questo sentimento!

Vedremo insieme come all’interno di un amore malato si sviluppano dei vissuti quali la paura, l’autocolpevolizzazione e la perdita di autostima e si innescano meccanismi invischianti che possono avere forme di ricatto psicologico, stalking e violenze psico-fisiche.

Utilizzeremo termini tecnici e chiameremo in causa teorie e classificazioni diagnostiche per esaminare gli aspetti disfunzionali degli amori da incubo, affinché questo libricino somigli ad “una mappa” che ci aiuti ad amare con prudenza scappando a gambe levate verso la strada dell’autoprotezione.